Manutenzione Giardini a Noceto (Parma)
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25 Ago 2016
gandolfi gabriele - manutenzione giardini

Manutenzione di fine estate

Prato manutenzione e cura estiva

Se l’erba tagliata è corta, sottile e ben distribuita sul prato, essa funge da concime naturale. Con l’arrivo del caldo estivo funziona anche da pacciamatura, restituendo e conservando una minima idratazione al terreno e un’equilibrata azione fertilizzante. I residui di erba tagliata contengono azoto, fosforo e potassio in rapporto 8:1:5 che passando nel terreno diminuiscono il fabbisogno di concime. Attenzione però: la pacciamatura di sfalcio è una pratica da gestire con attenzione e da lasciare ai periodi più asciutti in terreni leggeri. C’è infatti il rischio che si crei un eccesso di umidità con conseguente formazione di muschio e muffe.

In estate, soprattutto nella prima parte, il prato cresce rapidamente e assorbe molte sostanze nutritive. Se il trasferimento di azoto, fosforo e potassio non avviene con la pacciamatura può servire un fertilizzante (soprattutto azoto e fosforo in primavera). Attenzione però: il terreno deve arrivare all’estate già sufficientemente ‘ingrassato’ nella sua struttura perché dare troppo concime in estate o darlo troppo spesso può causare un accumulo di sali e rivelarsi dannoso.

Giugno, a cavallo tra primavera ed estate, è il periodo in cui si trapianta il tappeto erboso in rotoli, che serve anche per sostituire chiazze di erba essiccata. Il procedimento è questo: una volta eliminata la parte malata, si prepara il terreno vangato e concimato e si posano le zolle di prato comprate o prelevate da un’altra zona del prato (il prelievo si fa con un badile avendo cura di sollevare lo strato erboso con almeno 7-8 cm di terra sottostante).

L’estate è più degli altri il periodo in cui al prato servono quotidiane distribuzioni di acqua. Le ore più indicate per annaffiare sono quelle del primo mattino o del tardo pomeriggio-sera. Vanno evitate le ore più calde con il sole a picco perché, oltre allo schock termico, le gocce d’acqua potrebbero causare un effetto lente e ustioni alle foglie.

È buona cosa far riposare l’acqua in un bidone o nell’annaffiatoio prima di usarla perché prenda la temperatura dell’ambiente e si depositino calcare e impurità. Per eliminare il calcare si può anche usare l’espediente di aggiungere della torba all’acqua prima dell’uso. Al prato in estate servono indicativamente 4-6 litri al giorno d’acqua per ogni metro quadrato. In un giardino dove sono presenti anche arbusti, siepe e piante la quantità sale notevolmente. È parecchio, ma ricordate che le piante erbacee sono costituite per l’85-90% d’acqua.

Prato manutenzione e cura autunnale

L’autunno, assieme alla primavera, è periodo di semina del prato. Il momento migliore va da fine settembre a fine ottobre, prima che le temperature scendano troppo. L’autunno è anche il momento della trasemina del prato, che serve a conservare un manto verde anche in inverno. La semente più usata per questa operazione è il lolium perenne, che va sparso tra l’erba e innaffiato in abbondanza se la pioggia si fa desiderare.

Anche in autunno è bene fare la concimazione del prato, ma in questa stagione va data la precedenza al potassio (anche a lento rilascio) che darà il giusto nutrimento all’erba nella fase di riposo invernale. Cosa molto importante in autunno è rimuovere dal prato eventuali foglie cadute dagli alberi usando un rastrello o un soffiatore. Se le foglie tolgono la luce all’erba c’è il rischio che questa ingiallisca o che possa marcire.

FONTE: IDEEGARDEN.IT

02 Mar 2016
gandolfi gabriele - manutenzione giardini

Arieggiatura del prato: tutti i segreti

Così come non tagliereste mai un prato zuppo d’acqua o somministrereste un fertilizzante invernale in giugno, anche l’arieggiamento deve essere eseguito preferibilmente in determinati periodi; dipende dal tipo di specie erbacee che compongono il vostro prato e dal tipo di suolo su cui giace.
Conoscete il vostro prato?

Due sono le categorie principali di erba che compone un prato: erba per climi caldi ed erba per climi freschi.

L’erba per climi caldi inizia a crescere attivamente in estate; in questo caso arieggiate in tarda primavera-inizio estate, così, con la crescita dell’erba si riempiranno facilmente i vuoti creati con l’arieggiamento.

L’erba per climi freschi inizia a crescere da fine estate a inizio autunno; si sviluppa vigorosamente con temperature fresche e compete attivamente con le erbe infestanti che crescono in autunno. La crescita vigorosa aiuta il prato a superare lo stress provocato con l’arieggiamento. In questo caso si raccomanda di arieggiare in autunno almeno 4 settimane prima che arrivi il primo freddo invernale.

Specie erbacee per prati in climi caldi – arieggiare da fine primavera e inizio estate:

  • Gramigna
  • Cynodon spp.
  • Bouteloua dactyloides
  • Stenotaphrum secundatum
  • Zoysia spp.

Specie erbacee per prati freschi – arieggiare in autunno:

  • Agrostide
  • Festuca
  • Poa pratensis
  • Poa trivialis
  • Loglio

L’arieggiamento varia in base al tipo di suolo

Alcuni tipi di suolo richiedono arieggiamenti più frequenti. I suoli argillosi si compattano facilmente e andrebbero arieggiati almeno una volta all’anno. I suoli sabbiosi possono essere arieggiati anche ad anni alterni. In climi aridi, eseguire l’arieggiamento due volte all’anno aiuta l’erba a crescere sana e rigogliosa. Se passate sul prato con un’automobile o vi parcheggiate sopra, arieggiate ogni anno.
Consigli su quando arieggiare

  • Eseguite l’arieggiamento prima di fertilizzare o riseminare il prato; creerete spazio per far penetrare gli elementi nutritivi e i semi.
  • Diserbate prima di arieggiare, poichè arieggiando stimolerete la germinazione di semi o il germogliamento di porzioni radicali di erbe infestanti.
  • Attendete almeno un anno prima di arieggiare un prato nuovo, per permettere all’erba di stabilizzarsi.
  • Arieggiate quando il suolo è umido, ma non troppo bagnato. Le lame dell’arieggiatore penetrano più facilmente in un terreno umido, ma se il terreno è troppo bagnato, le lame fanno fatica ad andare in profondità. Per determinare il giusto grado di umidità, il prato dovrebbe assorbire circa 2 cm di acqua, data per irrigazione o scesa come pioggia, prima di arieggiare. Questo potrebbe voler dire dover irrigare il prato per un’ora il giorno prima di arieggiare o, nel caso di terreni molto duri, irrigare più giorni, per poco tempo, prima di arieggiare.
  • Evitate di arieggiare quando fa troppo caldo e c’è siccità; sarebbe uno stress ulteriore per il prato.

 

FONTE: BAYERGARDEN.IT